Lo sguardo è il primo biglietto da visita che mostriamo. Attraverso lo sguardo si si trasmettono emozioni, stati d’animo, la nostra salute e la nostra età.
Anche lo sguardo, come ogni altra parte del nostro corpo, va incontro a fenomeni di invecchiamento che coinvolgono le sue diverse componenti. Ecco che possono apparire le occhiaie, un eccesso cutaneo a carico della palpebra superiore o inferiore e fenomeni di dislocazione e variazione di volume del grasso periorbitario ed endorbitario, le borse adipose. Fa infatti parte di una moderna concezione chirurgica la attenta gestione dei volumi adiposi perioculari.
– Chirurgia dello sguardo –
La blefaroplastica superiore è uno degli interventi chirurgici estetici più diffusi al mondo per i rapidi tempi di recupero, per la sicurezza e per l’importante impatto positivo sulla vita sociale e di relazione.
Con la blefaroplastica superiore andiamo a correggere l’eccesso di cute e i volumi in modo da ripristinare le caratteristiche giovanili dell’occhio del paziente.
Non si modifica la forma dello sguardo, ma si ripristina un aspetto giovanile. In questo modo il risultato appare sempre molto naturale.
Locale
45 minuti
ambulatoriale
3/4 giorni se lavoro d’ufficio, 5/7 giorni negli altri casi
7 giorni
Col passare degli anni si rendono evidenti a livello palpebrale superiore due aspetti fondamentali:
L’intervento viene eseguito in ambulatorio chirurgico con anestesia locale ed ha in tutto una durata di 45-60 minuti. Le cicatrici risultano invisibili in quanto vengono collocate nel naturale solco palpebrale. Vengono applicati punti di sutura sottili come capelli in modo da non lasciare cicatrici e vengono rimossi 5-7 giorni dopo l’intervento.
Dopo l’intervento non si devono indossare medicazioni particolari, ma soltanto disinfettare quotidianamente, applicare del collirio e praticare impacchi freschi. Il modesto gonfiore regredisce spontaneamente dopo 4-5 giorni fino ad essere praticamente impercettibile dopo 7-8 giorni.
E’importante non esporsi al sole diretto senza protezione per almeno 20 giorni, inoltre è consigliato un delicato massaggio delle cicatrici con crema idratante-elasticizzante a partire da 3 settimane dall’intervento. L’attività lavorativa dopo può essere ripresa dal primo giorno successivo l’intervento. L’attività sportiva può essere ripresa dopo una settimana circa.
Come tutti gli interventi chirurgici, anche la blefaroplastica superiore è affetta da possibili complicazioni. La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
È molto raro che si verifichino complicanze nell’ambito di questo intervento ambulatoriale e per lo più sono quelle condivise da ogni intervento chirurgico esistente, ovvero le infezioni, un importante edema postoperatorio, la deiscenza della ferita. Si tratta di complicanze comunque evitabili con piccole accortezze che fanno parte del protocollo postoperatorio, ovvero una breve terapia antibiotica, l’utilizzo di un collirio e di un integratore anti edema.
– Chirurgia dello sguardo –
La blefaroplastica inferiore è un intervento molto diffuso grazie ai benefici che è in grado di portare. Con la blefaroplastica inferiore si ottiene uno sguardo fresco, riposato e più giovane. È molto importante personalizzare questo intervento in base alle esigenze specifiche di ogni paziente, andando ad intervenire sul difetto specifico in modo meno invasivo possibile.
Locale
45 minuti
ambulatoriale
3/4 giorni se lavoro d’ufficio, 5/7 giorni negli altri casi
7 giorni
La palpebra inferiore è forse la componente dello sguardo più colpita dall’invecchiamento e, in alcuni casi, spesso genetici, può essere caratterizzata da importanti inestetismi anche in giovane età. Alcune caratteristiche della palpebra inferiore possono conferire un aspetto stanco, stressato e invecchiato:
L’approccio che utilizzo più frequentemente è quello transcongiuntivale, grazie al quale si riescono a correggere le borse adipose senza cicatrici esterne. Cerco di rimuovere soltanto il tessuto adiposo veramente in eccesso, conservando i volumi e riposizionando il resto a correggere l’antiestetico solco lacrimale, molto spesso troppo evidente e profondo.
In caso sia necessario correggere anche un esubero cutaneo intervengo con una tecnica “no touch”, con la quale si rimuove la pelle in eccesso senza interrompere le fibre del muscolo orbicolare, prevenendo le possibili complicanze. Solo in casi selezionati ricorro alla tecnica di blefaroplastica completa con interruzione di tali fibre.
L’intervento si esegue in ambulatorio chirurgico o in sala operatoria in anestesia locale con sedazione ed ha una durata di circa 90 minuti. Le cicatrici risultano invisibili perché nascoste sotto le ciglia o nella congiuntiva. Applico punti sottilissimi che rimuovo dopo 5-7 giorni. Dopo l’intervento non si devono indossare medicazioni particolari, ma soltanto disinfettare quotidianamente, applicare del collirio e praticare impacchi freschi. Il modesto gonfiore regredisce spontaneamente dopo 5-7 giorni fino ad essere praticamente impercettibile dopo 10-12 giorni.
E’importante non esporsi al sole diretto senza protezione per almeno 20 giorni, inoltre è consigliato un delicato massaggio delle cicatrici con crema idratante-elasticizzante a partire da 3 settimane dall’intervento. L’attività lavorativa può essere ripresa dopo 2-3 giorni dall’intervento. L’attività sportiva può essere ripresa dopo circa 10-12 giorni.
Come tutti gli interventi chirurgici, anche la blefaroplastica inferiore è affetta da possibili complicazioni. La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
È molto raro che si verifichino complicanze nell’ambito di questo intervento chirurgico e per lo più sono quelle condivise da ogni intervento chirurgico esistente, ovvero le infezioni, un importante edema postoperatorio, la deiscenza della ferita. La blefaroplastica inferiore è un intervento più delicato rispetto a quella superiore e, in alcuni casi, può richiedere qualche giorno in più per il recupero del tono muscolare palpebrale. Si tratta di complicanze comunque evitabili con piccole accortezze che fanno parte del protocollo postoperatorio, ovvero una breve terapia antibiotica, l’utilizzo di un collirio e di un integratore anti edema. È inoltre fondamentale utilizzare la tecnica chirurgica più delicata e meno invasiva possibile per ogni caso clinico.
L’invecchiamento è un processo naturale che coinvolge ogni parte di noi ed evolve la nostra immagine attraverso una trasformazione continua.
La chirurgia del volto, eseguita rispettando armonia e naturalezza, può aiutarci a fermare e in alcuni casi ad invertire tale processo, regalandoci molti anni di ritrovato benessere fisico e psicologico
È l’intervento che più di ogni altro, nell’immaginario collettivo, identifica la chirurgia plastica estetica. Un intervento che ha il potere di farci tornare indietro nel tempo anche di 15 o 20 anni.
Generale
120-150 minuti
1 notte
10 giorni se lavoro d’ufficio, 15 giorni negli altri casi
30 giorni
Lo scorrere del tempo produce due fenomeni fondamentali:
Lo scopo del lifting cervico-facciale è quello di sollevare i tessuti molli ripristinando la competenza delle strutture di sostegno, di rimuovere la cute in eccesso, di ripristinare i volumi del volto in modo da ottenere un armonico effetto di ringiovanimento di faccia e collo.
Esistono molti diversi approcci chirurgici, dai più conservativi ai più aggressivi, a seconda del caso clinico. Personalmente ritengo che il miglior approccio possibile sia quello in grado di garantire un risultato evidente con il minor trauma chirurgico e con il recupero post operatorio più veloce. Ancora una volta la personalizzazione della chirurgia è fondamentale per un risultato efficace e duraturo.
L’intervento di lifting cervico-facciale è indicato nei pazienti che presentino una consistente discesa dei tessuti molli del volto a causa dello scorrere del tempo e che vogliano ottenere un aspetto più fresco e giovanile nel rispetto delle caratteristiche anatomiche dell’età, senza modificare i propri connotati.
Le cicatrici del lifting cervico facciale vengono nascoste nella loro parte superiore all’interno del capillizio, nella parte media si trovano al davanti del padiglione auricolare e nella parte inferiore si nascondono dietro l’orecchio e all’interno dei capelli.
Prima dell’intervento sarà necessaria l’esecuzione di esami ematici, di un elettrocardiogramma. Inoltre il paziente verrà visitato dal collega Anestesista. Prima dell’intervento deve essere osservato un periodo di digiuno di almeno 8 ore in cui non deve essere assunto né cibo né acqua per esigenze anestesiologiche.
Per questo tipo di intervento è prevista una notte di degenza al termine della quale vengono rimossi gli eventuali drenaggi ed il paziente viene dimesso. Non si tratta di un intervento doloroso, vengono somministrati comuni farmaci antidolorifici nelle prime 24-48 ore post operatorie, se necessario.
È necessario indossare per 4-5 giorni una guaina appositamente concepita per ridurre il gonfiore, per facilitare la guarigione delle ferite e il recupero.
I risultati dell’intervento saranno visibili già a partire dalla prima settimana post operatoria al termine della quale si sarà ridotto considerevolmente l’edema post operatorio. Anche i lividi tenderanno a scomparire completamente passati 10 giorni dall’intervento.
Il lifting cervico facciale, come tutti gli interventi chirurgici è affetto da possibili complicanze generali quali il ritardo di guarigione delle ferite, le infezioni, gli ematomi. Altri tipi di complicanze possono riguardare alterazioni sensitive o motorie temporanee o in alcuni rarissimi casi permanenti.
La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
– MACS-Lift –
La tecnica chirurgica è stata introdotta da un visionario chirurgo francese di nome Patrick Tonnard. Si tratta forse dell’intervento di lifting maggiormente praticato al mondo, un intervento che è in grado di combinare un risultato evidente, ma molto naturale ad un tempo di recupero molto minore di un lifting cervico facciale esteso. Inoltre questo tipo di intervento può essere eseguito in anestesia locale, meglio se in sedazione ed in regime ambulatoriale o di day-hospital.
Locale o sedazione
120 minuti
Day surgery
7 giorni se lavoro d’ufficio, 15 giorni negli altri casi
15 giorni
Grazie a questa tecnica si riescono a trattare l’eccesso cutaneo, la caduta dei tessuti molli del volto ed il ripristino dei volumi adiposi.
La sua minore aggressività è dovuta alla minore estensione delle dissezioni anatomiche necessarie ed al rispetto assoluto dell’integrità del sistema muscolo aponeurotico superficiale. I suoi brillanti risultati si devono all’efficace sollevamento dei tessuti secondo il vettore tipicamente verticale.
Il MACS-Lift è indicato per tutti quei pazienti che presentino segni di invecchiamento del volto che vanno dal grado iniziale a quello moderato che vogliono ottenere un aspetto più fresco e giovane senza sottoporsi ad un intervento aggressivo. Assolutamente da non trascurare anche il rapido recupero funzionale ed estetico.
Le cicatrici del lifting cervico facciale vengono nascoste nella loro parte superiore all’interno del capillizio, nella parte inferiore si trovano al davanti del padiglione auricolare.
Prima dell’intervento sarà necessaria l’esecuzione di esami ematici, di un elettrocardiogramma.
Per questo tipo di intervento è previsto un regime di ricovero in day-hospital oppure ambulatoriale. Non si tratta di un intervento doloroso, vengono somministrati comuni farmaci antidolorifici nelle prime 24-48 ore post operatorie, se necessario. È necessario indossare per 4-5 giorni una guaina appositamente concepita per ridurre il gonfiore, per facilitare la guarigione delle ferite e il recupero.
I risultati dell’intervento saranno visibili già a partire dalla prima settimana post operatoria al termine della quale si sarà ridotto considerevolmente l’edema post operatorio. Anche i lividi tenderanno a scomparire completamente passati 10 giorni dall’intervento.
Il MACS-Lift, come tutti gli interventi chirurgici è affetto da possibili complicanze generali quali il ritardo di guarigione delle ferite, le infezioni, gli ematomi. Altri tipi di complicanze possono riguardare alterazioni sensitive o motorie temporanee o in alcuni rarissimi casi permanenti.
La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
Un intervento che da solo può cambiare (in meglio) la vita di una persona. Un naso bello e aggraziato infatti non solo dona armonia ed eleganza al volto, ma può, in alcuni casi aiutare alcune persone a migliorare la fiducia in loro stesse contribuendo a migliorare la qualità della vita globale.
La rinoplastica ha lo scopo di migliorare non solo l’aspetto estetico del naso ma in molti casi anche quello funzionale.
Generale
90-150 minuti
Day surgery
5 giorni se lavoro d’ufficio, 15 giorni negli altri casi
30 giorni
Il naso può essere affetto da una moltitudine di piccoli e grandi difetti che possono, se sommati insieme, conferire un aspetto austero o sgraziato.
I principali protagonisti di un cambiamento dopo l’intervento di rinoplastica sono il dorso del naso, che può essere caratterizzato dal famoso gibbo e la punta, che può essere affetta da asimmetrie, risultare ingrandita in modo sgradevole (bulbosa), oppure semplicemente essere orientata verso il basso e conferire un aspetto aquilino.
La rinoplastica, al contrario del rinofiller, è una tecnica sottrattiva ed allo stesso tempo, con speciali procedure chirurgiche, anche additiva. È in grado quindi di correggere qualsiasi tipo di difetto, se condotta da mani esperte.
Quando si esegue la rinoplastica non si può prescindere dall’aspetto funzionale, infatti l’intervento di rinoplastica è anche il momento in cui, se presenti, vengono corretti eventuali difetti a carico dei turbinati, del setto nasale, dei seni mascellari.
La rinoplastica è indicata in ogni paziente che presenti una alterazione anatomica della piramide nasale che costituisca un problema estetico, funzionale od estetico e funzionale. Esistono tuttavia alcuni piccoli difetti della punta del dorso del naso che possono essere corretti ricorrendo ad una speciale tecnica di iniezione di acido ialuronico: il Rinofiller. La visita preoperatoria costituisce il momento fondamentale in cui viene data l’indicazione all’una o all’altra tecnica.
È indicato attendere la maggiore età in modo da aver completato lo sviluppo.
Qualunque sia la tecnica utilizzata per l’esecuzione di una rinoplastica, la cicatrice sarà praticamente invisibile. Nella maggior parte dei casi non è necessario ricorrere ad incisioni all’esterno del naso. In questo caso le cicatrici saranno interamente nascoste all’interno delle narici: Tecnica Chiusa. In alcuni casi selezionati ed in molte rinoplastica e secondarie, ovvero secondi interventi dopo pregressa chirurgia, è invece necessario ricorrere alla tecnica “open”. In questo caso è necessario praticare una microscopica incisione a livello della columella, comunque molto poco visibile. Ritengo che quando sia possibile sia opportuno ricorrere alla tecnica chiusa.
Prima dell’intervento sarà necessaria l’esecuzione di esami ematici, di un elettrocardiogramma.
Come abbiamo detto l’intervento di rinoplastica non può prescindere da una meticolosa valutazione della situazione funzionale del naso, dei turbinati, dei seni paranasali e del setto. Per questo motivo è necessario l’esecuzione di una TC che metta in evidenza eventuali difetti e necessità preoperatorie.
Inoltre il paziente verrà visitato dal collega Anestesista. Prima dell’intervento deve essere osservato un periodo di digiuno di almeno 8 ore in cui non deve essere assunto né cibo né acqua per esigenze anestesiologiche.
L’intervento viene eseguito in regime di day-hospital, quindi la dimissione avviene in giornata. Durante l’intervento vengono posizionati dei tamponi nasali se necessario. Vengono rimossi dopo 4-5 giorni. Inoltre viene posizionato un piccolo tutore in materiale termoplastico a protezione del dorso nasale che deve essere indossato per sette giorni post operatori 24 ore al giorno, mentre soltanto di notte nella settimana successiva. Non si tratta di un intervento doloroso, vengono prescritti i comuni farmaci antidolorifici alla dimissione, da utilizzare al bisogno.
I risultati dell’intervento saranno visibili già a partire dalla rimozione del tutore, la settimana successiva alla chirurgia. Per giungere ad un risultato definitivo saranno necessarie circa 4-6 settimane durante le quali assisteremo progressivamente alla riduzione dell’edema e del gonfiore. Anche i lividi tenderanno a scomparire completamente passati 10 giorni dall’intervento
La rinoplastica è un intervento molto delicato e, come tutti gli interventi chirurgici, è affetta da possibili complicanze generali quali il ritardo di guarigione delle ferite, le infezioni, gli ematomi.
Altre possibili complicanze legate all’intervento di rinoplastica possono essere asimmetrie, incompleta correzione dei difetti legate a difetti di cicatrizzazione.
La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
Le orecchie prominenti, nonostante non generino quasi mai problematiche cliniche funzionali, possono costituire un serio problema di relazione e sociale sia in età adolescenziale che in età adulta. Per fortuna l’intervento di Otoplastica corregge brillantemente questo problema.
Locale
60-90 minuti
Ambulatoriale
3-4 giorni se lavoro d’ufficio, 7 giorni negli altri casi
20 giorni
Esistono principalmente tre cause anatomiche di orecchie prominenti, le cosiddette orecchie a sventola:
Queste tre piccole alterazioni anatomiche possono manifestarsi singolarmente o combinarsi in un quadro misto.
L’intervento di Otoplastica ha lo scopo di correggere ognuno di questi difetti.
L’otoplastica è indicata per i pazienti che presentano orecchie prominenti e per i quali il quadro clinico costituisca un problema.
L’intervento può essere effettuato anche in giovanissima età (6-7 anni), ma si preferisce attendere il totale sviluppo del padiglione auricolare e del difetto. È consigliabile eseguire questa chirurgia a partire dai 12-14 anni di età.
La cicatrice sarà lineare, nascosta dietro il padiglione auricolare.
L’intervento viene eseguito in anestesia locale, in regime ambulatoriale ed ha una durata di circa 60-90 minuti.
L’intervento non richiede ricovero, il paziente viene dimesso subito dopo la chirurgia.
È necessaria l’assunzione di terapia antibiotica ed antidolorifica postoperatoria. Inoltre è indicato l’uso di una fascia protettiva per almeno 7 giorni in modo da evitare di piegare accidentalmente il padiglione auricolare, specialmente durante la notte.
I risultati dell’intervento sono visibili immediatamente nel primo postoperatorio, ma necessitano di qualche giorno perché si riduca l’edema dell’intervento.
Come tutti gli interventi chirurgici, anche l’otoplastica è affetta da possibili complicazioni. La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
Possibili complicanze possono essere infezioni, raccolte ematiche, asimmetrie legate al processo di guarigione, per fortuna molto rare.
– Chirurgia delle labbro superiore –
Il labbro superiore, come ogni parte del volto, subisce un processo di invecchiamento. Data la sua centralità, costituisce una delle aree più impattanti dal punto di vista estetico e dal punto di vista percettivo.
L’allungamento del labbro superiore costituisce una delle stigmate principali dell’invecchiamento del volto.
Se ci soffermiamo ad osservare le caratteristiche anatomiche di un labbro superiore molto giovane appare evidente la ridotta lunghezza in verticale di questa struttura anatomica. Con il passare degli anni, il labbro superiore si allunga, si assottiglia nella parte rossa (vermiglio) e si riduce di volume.
Locale
45 minuti
Ambulatoriale
3-4 giorni se lavoro d’ufficio, 5-7 giorni negli altri casi
7 giorni
Lo scopo dell’intervento di Lip Lift è quello, attraverso incisioni nascoste alla base del naso, di rimuovere il tessuto cutaneo in eccesso che produce l’antiestetico effetto di allungamento. Uno dei risultati più importanti di questo intervento è anche quello di mettere nuovamente in evidenza (evertire) il vermiglio, ovvero la parte rossa del labbro.
Contestualmente al Lip Lift è possibile anche eseguire una lipostruttura (lipofilling) del labbro per ripristinare il volume perduto.
Questa procedura chirurgica ha dunque lo scopo di ripristinare le caratteristiche giovanili delle proprie labbra senza alterarne i connotati anatomici.
Il Lip Lift è indicato per i pazienti che presentano un allungamento del labbro superiore conseguente all’età.
Si tratta in genere di una chirurgia che si esegue a partire dai 55 anni, ma in casi selezionati può essere eseguita anche prima.
La cicatrice sarà nascosta alla base delle narici e della columella nasale.
L’intervento viene eseguito in anestesia locale, in regime ambulatoriale ed ha una durata di circa 60 minuti.
L’intervento non richiede ricovero, il paziente viene dimesso subito dopo la chirurgia.
È necessaria l’assunzione di terapia antibiotica postoperatoria. Non si tratta di un intervento doloroso, vengono prescritti i comuni antidolorifici al bisogno.
I risultati dell’intervento sono visibili immediatamente nel primo postoperatorio, ma necessitano di qualche giorno perché si riduca l’edema dell’intervento.
Come tutti gli interventi chirurgici, anche il tip Lift è affetto da possibili complicazioni. La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
Possibili complicanze possono essere infezioni, asimmetrie legate al processo di guarigione, per fortuna molto rare.
Una delle stigmate principali dell’invecchiamento facciale è la deflazione, ovvero il depauperamento e la dislocazione dei compartimenti adiposi del volto.
In giovane età i compartimenti adiposi sono pieni, solidi e mantenuti in posizione antigravitaria da un apparato di sostegno solido e competente.
Con il trascorrere degli anni questi depositi di grasso tendono a ridurre la loro compattezza ed il loro volume, svuotando progressivamente le aree centrali e laterali del volto e conferendo un aspetto meno giovane e affranto.
Lo scopo dell’intervento di lipofilling è quello di ripristinare i depositi adiposi secondo uno schema anatomico tipico dell’età giovanile in modo da donare nuovamente un aspetto fresco, giovane, rilassato.
Locale
45 minuti
Ambulatoriale
3-4 giorni se lavoro d’ufficio, 5-7 giorni negli altri casi
7 giorni
Il tessuto adiposo autologo è il miglior volumizzante che si possa utilizzare per ripristinare i volumi perduti. Il grasso necessario viene prelevato dove è disponibile, generalmente dalla zona addominale, dai fianchi, dall’interno delle ginocchia oppure dalle regioni trocanteriche attraverso una piccola liposuzione.
Dopo una accurata processazione per centrifugazione, separazione, filtrazione e frazionamento si procede a re iniezione del tessuto adiposo attraverso cannule sottili che necessitano di un accesso millimetrico del tutto privo di cicatrice.
Si tratta di un vero e proprio trapianto di tessuto che porta con sé gli enormi vantaggi e qualche svantaggio della procedura di trapianto. Il tessuto autologo è totalmente biocompatibile e, una volta attecchito, è permanente. Rimarrà per sempre nella sede di iniezione seguendo addirittura le variazioni ponderali del paziente. Trattandosi di un trapianto assisteremo però all’attecchimento di una percentuale di cellule variabile, tuttavia molto alta se la procedura viene eseguita da mani esperte.
Il trapianto di tessuto adiposo non apporta soltanto volume nelle sedi che lo necessitano, ma porta con sé un potere rigenerativo legato all’azione ormonale del grasso trapiantato e delle cellule staminali in esso presenti. Questa azione si estrinseca attraverso una vera e propria stimolazione tissutale alla produzione di collagene e di componenti della matrice extracellulare. Anche la cute della regione trattata migliora la qualità della trama, la densità, l’omogeneità del colore.
L’intervento di lipofilling è indicato nei pazienti che presentino una consistente perdita di volume dei compartimenti adiposi del volto a causa dello scorrere del tempo e che vogliano ottenere un aspetto più fresco e giovanile nel rispetto delle caratteristiche anatomiche dell’età, senza modificare i propri connotati.
Non esistono limiti di età per eseguire questo intervento. L’intervento può essere modulato nelle sue funzioni volumizzanti e rigenerative in modo da portare enormi benefici sia in giovane età (a partire dai 40 anni) sia in età più avanzata.
Le cicatrici sono praticamente invisibili in quanto consistono in un accesso millimetrico a livello della sede di prelievo adiposo e di accessi ancora più piccoli in sede di iniezione adiposa.
L’intervento viene eseguito in anestesia locale, in regime ambulatoriale ed ha una durata di circa 60-90 minuti.
L’intervento non richiede ricovero, il paziente viene dimesso subito dopo la chirurgia.
È necessaria l’assunzione di terapia antibiotica e vengono prescritti i comuni antidolorifici al bisogno. Possono presentarsi ecchimosi in sede di prelievo ed in sede di iniezione adiposa che si risolvono come ogni livido in pochi giorni. Vengono consigliate creme chelanti del ferro per velocizzare il processo.
I risultati dell’intervento sono visibili immediatamente nel primo postoperatorio, ma necessitano di qualche giorno perché si riduca l’edema dell’intervento.
Come tutti gli interventi chirurgici, anche lil lipofilling è affetto da possibili complicazioni.
Possibili complicanze possono essere infezioni, raccolte ematiche, asimmetrie legate al processo di guarigione, per fortuna molto rare. Un’altra possibile complicanza, che più che complicanza è definibile come una caratteristica della tecnica di trapianto, è la possibilità che siano necessarie più sedute per colmare difetti volumetrici di una certa entità, mentre l’effetto rigenerativo è immediato, dalla prima seduta.
La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
L’aspetto del sopracciglio e la sua posizione possono sembrare caratteristiche di poco rilievo. Tuttavia costituiscono un aspetto fondamentale dello sguardo sia maschile che femminile e contribuiscono a rispecchiare lo stato emotivo e psicologico ed a dare espressività.
Locale
45 minuti
Ambulatoriale
3-4 giorni se lavoro d’ufficio, 5-7 giorni negli altri casi
7 giorni
Con il passare del tempo la posizione del sopracciglio può subire una variazione Portandolo a dislocarsi verso il basso. Questa variazione contribuisce a conferire un aspetto più stanco e interdetto. La discesa del sopracciglio contribuisce a peggiorare anche l’aspetto generale della palpebra superiore che appare più lassa e ridondante di quanto non sia effettivamente.
Questo intervento è indicato per i pazienti nei quali è avvenuta una discesa del sopracciglio consistente e che vogliano migliorare e rinfrescare il proprio sguardo.
La cicatrice sarà lineare e nascosta all’interno della prima fila di sopracciglia.
L’intervento non richiede ricovero, il paziente viene dimesso subito dopo la chirurgia.
L’intervento non è doloroso e viene prescritta una comune terapia antidolorifica solo in caso di bisogno.
I risultati dell’intervento sono visibili immediatamente nel primo postoperatorio, ma necessitano di qualche giorno perché si riduca l’edema dell’intervento
Come tutti gli interventi chirurgici, anche il lifting del sopracciglio è affetto da possibili complicazioni. La prima regola per evitare complicanze è rivolgersi ad uno Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica come il Dott. Matteo Ragoni. Purtroppo in Italia una specializzazione in chirurgia plastica non è richiesta per l’esecuzione di questo intervento.
La seconda regola è recarsi in strutture sanitarie accreditate e di qualità.
Possibili complicanze possono essere infezioni, raccolte ematiche, asimmetrie legate al processo di guarigione, per fortuna molto rare.
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